Approfondimenti con EEC
Tematiche relative al coaching che affrontano questioni legate alla nuova contemporaneità
I temi affrontati in questo ciclo di webinar riguardano l’attività di coach calata nel complesso contesto attuale, caratterizzato da cambiamenti imprevisti nelle nostre modalità di lavoro, nel vivere le relazioni sociali, nell’organizzazione della quotidianità e nel progettare il nostro futuro.
Il coaching è una risorsa straordinaria per affrontare sfide e cambiamenti, per questo i formatori EEC hanno sviluppato una serie di argomenti di approfondimento sulla base della loro esperienza, unendo aspetti teorici e applicazioni pratiche, per offrire nuovi strumenti, nuove chiavi di lettura.
I webinar, della durata di 2 ore e ½, sono a pagamento e a numero chiuso, per discutere con il relatore in modo più approfondito e interattivo dei contenuti trattati.
17 Giugno
Intelligenza Virtuale
L’ontologia dell’essere Virtuale
Relatrice
Fiona Tucker
Negli ultimi mesi molti di noi, me compresa, letteralmente, da un giorno all’altro, ci siamo trovati praticamente a diventare il nostro capo!
Ciò significa dover gestire il nostro tempo, organizzare cosa fare, costruire un nuovo modo di connetterci e comunicare con i colleghi, creare uno spazio di lavoro praticabile e il tutto affrontando la paura della malattia e la paura di perdere il lavoro. Ci siamo sentiti impreparati e mal equipaggiati.
Abbiamo bisogno di sfruttare un nuovo tipo di pensiero, di mindset e questo mindset si chiama “Intelligenza Virtuale”.
L’intelligenza virtuale è la somma delle capacità cognitive necessarie per adattarci e raggiungere il nuovo apprendimento e la modifica delle abilità e delle capacità attuali al nuovo contesto.
24 Giugno
Standard elevati o standard perfezionistici?
Dal perfezionismo improduttivo allo sviluppo del potenziale
Relatrice
Rosa Velliscig
Esiste un confine tra il bisogno di “fare tutto perfettamente” e il bisogno di “fare al meglio”.
Il confine definisce due domini differenti.
Il mondo dello standard perfezionistico alimenta la paura di sbagliare, accresce insoddisfazione, senso di inadeguatezza limitando così l’impegno fuori della propria comfort zone e lo sviluppo personale e professionale.
Nell’altro dominio, quello degli standard elevati, puntando all’eccellenza e lasciando andare l’esigenza di perfezione, possiamo sentirci più a nostro agio nel prendere impegni fuori dalla zona di comfort e a utilizzare creatività e intelligenza per lo sviluppo del proprio potenziale.
Imparare a gestire il “perfezionismo” in modo sano si può, lavorando sulla consapevolezza di sé, identificando e modificando schemi di pensiero improduttivi, automatismi, bisogni, abitudini e reazioni.
1 Luglio
Cigno Nero e antifragilità
Conversazioni di fronte all’incertezza: visione e tenacia
Relatori
Margherita Brero e Roberto Ceschina
Passiamo molto del nostro tempo a prevedere le crisi, investiamo una certa energia nel preoccuparci e questo senz’altro in qualche misura ci protegge. Poi ci sono i Cigni neri, le crisi inaspettate, i fenomeni che si manifestano per la prima volta e che quindi non possiamo gestire con strategie già consolidate. Cosa fare di fronte a questi ultimi? Che tipo di approccio avere? Come prepararsi? Come sfruttare l’energia dell’urto per innovare?
Nel webinar d’approfondimento indagheremo le conversazioni che sottendono la capacità di reagire alle crisi in modo resiliente, entreremo più a fondo nella distinzione tra sogno e visione, ascolteremo le conversazioni che caratterizzano le situazioni di incertezza e vedremo come far emergere la capacità di reagire. Indagheremo il rapporto tra incertezza e apprendimento e andremo in cerca di occhiali che permettano di sviluppare la tenacia. Osserveremo da vicino l’ottimismo per conoscerne gli ingredienti e saperli ritrovare nelle nostre conversazioni. Ci eserciteremo infine nell’individuare nuove interpretazioni che permettano di uscire “a riveder le stelle”.
8 Luglio
Da manager in remoto a smart leader
L’opportunità nella crisi
Relatrici
Eleonora Materazzini, Paola Villa e Stefania Mairone
Il concetto di smart-working, anche se in molti casi si è trattato più propriamente di remote-working, è diventato il protagonista della vita di molti di noi. Spesso questi due termini vengono usati impropriamente come fossero sinonimi, anche se rappresentano due modalità di lavoro concettualmente diverse tra loro. Una differenza che si rileva nella tipologia di rapporto con cui l’organizzazione si pone nei confronti dei suoi dipendenti.
Dal un punto di vista ontologico, distinguere i due approcci porta ad un’operatività differente: da un lato, le persone sono valutate per obiettivi e si chiede loro un’efficienza maggiore e una produttività più elevata. Dall’altra parte, se si applicano esclusivamente le regole del remote-working, dai collaboratori ci si aspetta continuità rispetto ai risultati.
Non è quindi sufficiente dotare le persone di strumenti per ottenere lo smart working, se parallelamente non cambia anche il criterio di misurazione delle loro performance, fondandolo sugli obiettivi e non sulla mera presenza o il “cartellino”. Il successo dello smart working risiede nella capacità di innovare il modo di pensare e di agire di manager e dipendenti attraverso cooperazione, fiducia e responsabilità.
Si tratta di un processo che ha come esiti un ampio grado di autonomia decisionale del lavoratore su modalità, tempi e luoghi di svolgimento della propria attività lavorativa e la capacità dei leader di organizzare le attività e valutarne l’andamento in funzione di obiettivi, senza rinunciare ad efficienza produttiva e qualità dei risultati.
15 Luglio
Diritto alla disconnessione
La conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro in epoca Covid 19
Relatrici
Eleonora Materazzini, Paola Villa e Stefania Mairone
La primavera del 2020 si è presentata come qualcosa che un ossimoro cinematografico definirebbe “caos calmo”: mentre intorno a noi nulla si muove e tutto attende o, più recentemente, lentamente riprende, siamo impegnati, perlopiù da casa, a lavorare, elaborare, resistere, in un tempo sospeso tra ricreazione e dovere, reti sociali e relazioni professionali. Quella che stiamo vivendo da circa tre mesi è una situazione extra-ordinaria, vissuta in parziale e precario equilibrio e di cui ancora non si conoscono esattamente le conseguenze. Molti di noi hanno interpretato una molteplicità di ruoli: genitori, insegnanti, professionisti, badanti, coniugi, colf, dog sitter, etc… La difficoltà di gestire più ruoli all’interno della stessa giornata e nello stesso spazio è sicuramente una sfida ardua e complicata, sia a livello identitario che professionale. L’assenza di vincoli di tempo e spazio nell’esecuzione della prestazione lavorativa, che nasce originariamente per portare ad un miglior work-life balance, può rivelarsi un boomerang senza una coraggiosa presa di posizione sul diritto alla disconnessione.
22 Luglio
SELF COMPASSION: AUMENTARE BENESSERE E PRESENZA
Aumentare benessere e presenza
Relatrice
Roberta Pagliarulo
Durante questi mesi di isolamento mi sono chiesta cosa potesse aiutarmi a potenziare benessere, resilienza e capacità di essere presente per i miei clienti, durante sessioni di coaching non più in presenza ma on line e durante formazioni non più in aula, ma tramite webinar. Ho trovato nella self compassion un potente alleato per migliorare la mia abilità di connettermi con me stessa, di praticare gentilezza ed auto accettazione nei miei confronti, di rimanere centrata nel momento presente. Questi apprendimenti mi hanno supportata nel passaggio, difficile per me, dal vivere con la valigia in mano, al lavoro on line e voglio condividerli con i partecipanti dei nostri webinar.
La self compassion è la capacità di trattare noi stessi con la stessa gentilezza, ascolto empatico, accettazione che utilizzeremmo per supportare il nostro migliore amico in un momento di difficoltà. La self compassion è composta da tre dimensioni: self kindness (auto-gentilezza), umanità e mindfulness. Grazie alla pratica costante di questi tre elementi la self compassion ci può permettere di aumentare benessere (questa affermazione è supportata da numerose evidenze di studi di neuroscienze), resilienza, abilità di connetterci con noi stessi e con gli altri, presenza, capacità di gestire emozioni” spinose”, tendenza al perfezionismo ed al controllo. I benefici della self compassion risultano dal mio punto di vista particolarmente preziosi in questi tempi complessi, in cui la nostra abilità di essere presenti per clienti e collaboratori è sfidata dalla mancanza della presenza fisica, in cui a causa della iper-connessione abbiamo difficoltà a prenderci cura di noi stessi ed identificare confini tra la vita privata e professionale.
Durata
I corsi sono organizzati in forma di webinar della durata di 2 ore 30 minuti ciascuno. Il giorno prima della conferenza verrà inviato via mail il link per accedere alla conferenza (gestita tramite la piattaforma Zoom.
I partecipanti possono acquistare singoli webinar o pacchetti come indicato qui di fianco.
Prezzo
1 webinar: 145€ (IVA esclusa)
2 webinar: 290€ (IVA esclusa)
3 webinar: 430€ (IVA esclusa)
4 webinar: 520€ (IVA esclusa)
5 webinar: 650€ (IVA esclusa)
Offerta speciale Ex Allievi
1 webinar: 120€ (IVA esclusa)
2 webinar: 240€ (IVA esclusa)
3 webinar: 360€ (IVA esclusa)
4 webinar: 430€ (IVA esclusa)
5 webinar: 540€ (IVA esclusa)
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